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BANDO SMART ECO-SOCIAL VILLAGES

L’Europa guarda ai borghi delle aree rurali per incoraggiare lo sviluppo socio-economico: è stato presentato a Bruxelles il piano per gli “Smart villages”, con una strategia che si basa su 16 iniziative (seminari, conferenze, progetti pilota) per migliorare l’attuazione delle politiche UE a sostegno delle aree rurali. Obiettivo delle Direzioni generali Politiche Regionali e Agricoltura e Sviluppo rurale della Commissione è individuare driver e fattori di successo per i villaggi intelligenti: economia vitale, condizioni di vita attraenti, eco-sostenibilità, accesso alla tecnologia e connettività sono i pilastri che contribuiscono allo sviluppo delle aree rurali attraverso i borghi con le loro comunità.
Tra le azioni figura anche un bando di gara per progetti pilota sui villaggi intelligenti eco-sociali (smart eco-social villages), che sarà aperto fino al 17 maggio prossimo, con l’obiettivo di trovare casi concreti e best practice per superare le sfide che affrontano le aree rurali come la disoccupazione, i servizi insufficienti e lo spopolamento: ad esempio, progetti che promuovano le filiere quali vettori di sviluppo, favorendo la cooperazione tra agricoltori e altre categorie produttive attive nelle zone rurali.
“Il documento varato dall’UE – spiegano Enrico Borghi e Lido Riba, presidenti rispettivamente di UNCEM nazionale e UNCEM Piemonte – ha grande rilievo in quanto si punta su agricoltura e filiere, innovazione tecnologica e green economy, per rendere i territori più smart e per favorirne la crescita. UNCEM lavora da 20 anni in questa direzione. Sarà forte l’impegno nel coinvolgere gli Enti locali e tutti i portatori d’interesse. L’Italia, con la Strategia aree interne, l’impegno delle Unioni montane, gli investimenti per la rivitalizzazione dei borghi alpini ha certamente molte buone pratiche da mettere a servizio del piano europeo e anche da candidare sul bando UE”.
 
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