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antonina

I LIBRI DEL PARCO CULTURALE DELLA CALABRIA GRECA AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO

Prende il via il 29° Salone Internazionale del Libro di Torino. 1.000 editori presenti, 70 i nuovi espositori, 1.222 i convegni e dibattiti in programma, oltre 500 operatori internazionali accreditati.

Sono questi alcuni dei numeri del Salone del Libro 2016 che si tiene nei Padiglioni 1, 2, 3 e 5 di Lingotto Fiere da oggi, giovedì 12 e fino a lunedì 16 maggio 2016. L’inaugurazione, prevista per le ore 10.30, è affidata al Ministro per i Beni, le Attività Culturali e il Turismo Dario Franceschini.

Alla 29* Edizione del Salone del Libro di Torino saranno presenti i  Libri della Collana Editoriale del Parco Culturale della Calabria Greca, collana realizzata nell’ambito della Misura 313 del PSL Neo Avlaci del GAL Area Grecanica e pubblicata da Rubbettino Editore.

Le pubblicazioni della Collana Editoriale presenti nello spazio espositivo di Rubbettino Editore, StandH52-J51  Pad./Pav. 2, per tutto il periodo della manifestazione sono le seguenti:

-         Guida Naturalistica della Calabria Greca -  a cura di Alfonso Picone Chiodo

-         Amendolea / Silenzio sonoro - a cura di Silvia Destito

-         I Majìa Fiabe e Storie dallo Spopolamento/ I Pentacunti della Calabria Greca “La Narada” - a cura di Stefania Gareri

-         ConTerraneo/ Memoria identitaria e poetica dei luoghi - a cura di Antonio Pujia Veneziano

-         Il Grand Tour nella Calabria estrema – a cura di Franco Tuscano

 

“Il titolo del Salone 2016 è Visioni. Il suo filo conduttore vuole dare spazio alle esperienze di chi ha la capacità di guardare lontano, di darsi e vincere sfide che sembrano impossibili, di lavorare per il futuro attuando progetti forti, basati su una conoscenza vera, ma anche sul patrimonio letterario che costituisce la nostra identità culturale. Al centro dell’edizione 2016 saranno dunque i visionari che, nei rispettivi rami di attività, si sono distinti per la lungimiranza del progetto, le capacità d’innovazione, l’originalità dei metodi operativi, ma anche la sapienza divulgativa e comunicativa”.

Questo è il filo conduttore del 29° Salone del Libro di Torino ed in esso si ritrovano, a pieno titolo, la missione e le attività del GAL Area Grecanica che con la creazione del Parco Culturale della Calabria Greca vuole creare, attraverso la cultura, le condizioni per un futuro migliore della propria comunità. La lettura e la produzione letteraria del Parco è solo uno dei percorsi culturali avviati dal Parco che, come si vede, comincia a raccogliere i meritati risultati.    

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PRESENTAZIONE "QUADERNI DI CULTURA GRECOCALABRA"

UTE-TEL-B (Università per la Terza Età e per il Tempo Libero della Bovesia) e il Comune di Bova Marina presentano sabato 7 maggio 2016 alle ore 17.00 presso l'Auditorium dell'IRSSEC di Bova Marina il Volume del prof. Filippo Violi dal titolo "Quaderni di Cultura Grecocalabra - Retaggio storico e problematiche di salvaguardia".

Parteciperanno all'evento il Sindaco di Bova Marina, avv. Vincenzo Crupi, il presendente di UTE-TEL-B Elio Cotronei e l'autore del Volume.

Scarica la Locandina dell'evento
Locandina "Quaderni di Cultura Grecocalabria"

 

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REPUBBLICA.IT VIAGGI – ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA GRECA

Un lungo, appassionato e minuzioso racconto della Calabria Greca. Paolo Ribichini, giornalista di Repubblica.it Viaggi dedica un’intera pagina e una selezionata Photo Gallery dell’Area Grecanica agli appassionati di viaggi di tutto il mondo.

Li invita alla scoperta dell'Area Grecanica, la terra dove vivono gli ultimi Elleni d'Italia.

“Il mare all’orizzonte. E valli impervie. Qui, nell’estremo sud della Calabria jonica, terra del Bergamotto, a pochi chilometri da Reggio, sorgono borghi antichi, molti dei quali oramai abbandonati. Si chiamano Bova, Pentedattilo, Roghudi, Bagaladi, Palizzi. Sono i paesi dell’Area Grecanica dove tracce di un passato glorioso resistono nella lingua grika, un mix di greco antico e dialetto calabrese, parlato ancora dagli anziani”.

Comincia così il viaggio di Repubblica nella Calabria Greca e prosegue con un coinvolgente racconto dei borghi.

Roghudi e Pentedattilo, oggi, sono due borghi abbandonati, ma dal fascino incredibile. Bova, invece, non solo resiste a quasi mille metri d'altitudine, ma è rinata anche grazie ai fondi dell'Unione Europea. Raggiungerli non è facile: strade impervie, frane e mucche lungo la strada. Eppure, oggi, grazie al GAL Area Grecanica e all’Agenzia per lo sviluppo del turismo molte cose stanno cambiando”.

E ancora, “Bova è la “capitale” dell’Area Grecanica. Sin dai tempi della Magna Grecia, ha rivestito per questa zona della Calabria il fulcro economico e culturale”.

Il giornalista si sofferma poi sulle attrattive principali del territorio grecanico: Il Festival Paleariza e il Parco Culturale della Calabria Greca. “Il Gal – dice Ribichini - oltre ad aver finanziato una settantina di piccole imprese che producono le tipicità locali come vino, olio, bergamotto e formaggio di capra, ha investito molto sull'area interna promuovendo attività culturali come il Festival Paleariza, che è la vera calamita turistica dell’Area Grecanica, attirando soprattutto giovani. Si tratta di un festival itinerante nei borghi interni che ha creato una micro-economia e ha spinto molti a ritornare, magari non per tutto l’anno, ma almeno per alcuni mesi. A questo si aggiungono i vari progetti che rientrano nel Parco Culturale della Calabria Greca che puntano tutti sulla diffusione di cultura e sul rilancio delle aree interne”.

Ribichini arricchisce il racconto con una Photo Gallery che punta a fare emergere l’anima dei borghi e l’essenza della vita grecanica. Immagini intense ed emozionali di un territorio che ha tanto da offrire e che possiede delle peculiarità uniche, come la coltivazione del bergamotto.

Non potevano mancare delle proposte di viaggio nella Calabria Greca. “Per chi preferisce scoprire il territorio accompagnato da guide – continua il giornalista - vi consigliamo i due pacchetti turistici offerti dall’Agenzia per lo sviluppo del turismo Pucambù e organizzati dalla cooperativa Naturaliter. Uno dei pacchetti turistici più interessanti proposti dal GAL dell’Area Grecanica è il Sentiero dell’Inglese. Si tratta di un itinerario che ripercorre i luoghi visitati a piedi nel 1847 da Edward Lear, paesaggista britannico. Il secondo pacchetto turistico – conclude – è Viaggio nella Calabria Greca, per cinque giorni e quattro notti nei borghi grecanici”.

Per leggere interamente l’articolo visitare la pagina

http://www.repubblica.it/viaggi/2016/04/08/news/calabria_greca_da_scoprire-137182038/

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I MAJÌA - I PENTACUNTI GRECANICI

I Majìa - I Pentacunti Grecanici è un lavoro realizzato da Stefania Gareri, responsabile artistico del Laboratorio di Arte Pubblica condotto a Pentedattilo nell'ambito del "Programma di Arte Pubblica nei Borghi e nei Centri Storici dell'Area Grecanica" promosso dal GAL Area Grecanica con la Misura 313 del PSL Neo Avlaci, in collaborazione con l’Associazione Aniti – Impresa Sociale, vincitrice del Bando di Gara.

Il Volume, che arricchisce ancor più la Collana Editoriale del Parco dei Greci di Calabria, nasce da una passione dell'autrice per le fiabe.

“I Majìa - racconta l’autrice - è un progetto dedicato alle Fiabe, Storie, Miti e Leggende, che vuole intervenire artisticamente anche sulla dimensione dello spopolamento nella Calabria Greca. Silenzio, montagne piene di luce, immobilità, tetti sfondati ed aperti sul cielo e finestre sul mare… «Gli abitanti di questi villaggi sono fuggiti dalla condizione di isolamento ed autarchia in cui avevano vissuto.
Una fuga lontano, all’estero o a pochi passi, lungo le coste, dove nascono i paesi doppi. I doppi non assolvono però alla promessa di una vita migliore. Si frantumano le identità culturali. Ancora spaesamento. Forse i veri paesi fantasma non sono gli antichi borghi, ma piuttosto i nuovi doppi. Quali meccanismi ridanno vita ai ruderi o al contrario, li condannano al perpetuo deperimento?»
È la domanda posta da un “viaggiatore della memoria”, l’antropologo Vito Teti, quando si chiede quale sia il senso di questi luoghi. Senza nostalgia, con la sensibilità artistica contemporanea, una delle risposte è la messa in scena del patrimonio fiabesco del popolo della Calabria Greca.
La ricerca si è focalizzata nel costruire un percorso di caratterizzazione culturale del Borgo di Pentedattilo, a cui I Majìa dedica il suo lavoro più profondo, in continuità con la storia del recupero già in atto di questo borgo: pensare a Pentedattilo come Borgo Incantato, luogo in cui si lavora attorno alla Fiaba e alla mitologia, alla leggenda, luogo poetico e visionario allo stesso tempo”.
 
Il progetto ha visto materializzarsi molte e diverse attività grazie al coinvolgimento di numerosi membri della comunità locale. Il teatro infatti è stato fatto con gli attori dell’Accademia Teatrale Carmen Flachi di Melito Porto Salvo. Il percorso di ricerca sui simboli e i riti dell’Area insieme a Tito Squillaci che ha condotto delle masterclass con i ragazzi di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, che guidati poi dalla professoressa Antonietta Scordo avrebbero lavorato intensamente per creare i costumi dei nostri personaggi. I soggetti che hanno interpretato le scene delle Fiabe e delle storie sui set fotografici sono i membri della comunità di Melito Porto Salvo e Pentedattilo, Palizzi, Bova, Bagaladi, Reggio Calabria, in posa in esterno nei paesaggi della Calabria Greca, in costume, con gli abiti confezionati a mano secondo stili e con colori e tessuti della tradizione grecanica, dai costumisti dell’Accademia e della Sartoria Teatrale di Melito Porto Salvo “Polvere di Fata”.
 
“E infine c’è la Rupe – conclude l’autrice - che ho ribattezzato Pentadattila, protagonista assoluta del mio immaginario e dei racconti che attorno ad essa stanno nascendo. Essa è la Narratrice, una Gigantessa buona dalla quale nascono i PentaCunti Grecanici - Fiabe dallo Spopolamento”.
 
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