SU STORIE ENOGASTRONOMICHE UN APPASSIONATO VIAGGIO A BOVA
"Non si può dire di conoscere l’Italia se non si è stati in questo splendido centro in provincia di Reggio Calabria: racchiude tutte le nostre radici all’insegna della Bellezza e della Cultura, offrendo un’esperienza turistica e umana unica e accessibile". Comincia con queste parole il lungo e appassionato racconto di Domenico Liggieri che per Storie Enogastronomiche ha visitato la Calabria Greca soffermandosi soprattutto a Bova.
"Bova, tra tutte le genie, ha scelto la più nobile in assoluto, la civiltà che ha generato il Pensiero elevato e fondato il principio della civile convivenza: quella Greca. Da lì hanno portato lingua, usi, idee, istanze che si sono sposate a meraviglia con l’onesta, l’operosità e il senso dell’accoglienza delle popolazioni locali, creando un’enclave di eccellenza umana chiamata oggi Calabria Greca e di cui Bova è la capitale, riconosciuta da tutti. Per diritto naturale. Perché in questo magnifico borgo tra i più belli d’Italia la lingua qualcuno la parla o almeno la accenna ancora. Una lingua non più greca a opportunamente definita Grecanica, giusto a marcare non una distanza geofisica dalla madre bensì le fiera originalità culturale dei figli".
E poi racconta "Quale altra municipalità fonderebbe la propria attrazione turistica principale su un museo dedicato a una lingua? Per di più non ufficiale?! Bova lo fa. Il suo Museo della Lingua Greco-Calabra. Per una sorta di nemesi, è intitolato a Gerhard Rohlfs, uno studioso proveniente proprio dal Paese germanico cui inneggia chi al nord vuole usare la lingua per dividersi dal resto d’Italia. Rohlfs invece nelle lingue vedeva unione e pacificazione, eleggendole a simbolo delle origini dell’Uomo evoluto, della sua ascesa alla civiltà composita".
Poi passa a parlare del Museo di Paleontologia e Scienze Naturali dell’Aspromonte "dove un visitatore può letteralmente scendere in profondità nell’identità locale, visto che con grande intelligenza questa esposizione si concentra sulla storia remotissima delle viscere della terra su cui poggia la Calabria grecanica".
"A Bova però un museo può trovarsi perfino a cielo aperto, come nel caso del Sentiero della Civiltà Contadina che, invitandoti a una suggestiva camminata lungo l’orizzonte di splendidi panorami, ti snocciola un rosario di oggetti della cultura materiale disposti con elevatissimo gusto scenografico e apprezzabile perizia descrittiva".
Tra la cucina, il buon vino, e le strutture ricettive che accolgono i visitatori cita anche il nostro portale www.calabriagreca.it che inviata a visitare per la mole di informazioni utili sulla Calabria Greca.
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