RAPPORTO BES 2016: IL BENESSERE EQUO E SOSTENIBILE IN ITALIA
Giunto alla quarta edizione, il Rapporto Bes offre un quadro integrato dei principali fenomeni economici, sociali e ambientali che caratterizzano il nostro Paese, attraverso l'analisi di un ampio set di indicatori suddivisi in 12 domini.
Quest'anno il Rapporto Bes si lega a due importanti novità:
- l'inclusione degli indicatori di benessere equo e sostenibile tra gli strumenti di programmazione e valutazione della politica economica nazionale, come previsto dalla riforma della Legge di bilancio, entrata in vigore nel settembre 2016;
- l'approvazione da parte delle Nazioni Unite dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e dei 17 obiettivi (SDGs nell'acronimo inglese), con i quali vengono delineate a livello mondiale le direttrici dello sviluppo sostenibile dei prossimi anni.
Dal rapporto emerge una distinzione di fondo tra aspetti che hanno maggiormente sofferto la crisi economica (lavoro, benessere economico, relazioni sociali), e aspetti meno legati alla congiuntura economica negativa (come la salute, l’istruzione e l’ambiente) che seguono comportamenti più stabili e mantenengono una tendenza di miglioramento. Le linee evolutive, pur essendo comuni per tutto il Paese, hanno un’intensità differente a seconda dei territori: i diversi aspetti del benessere, e in particolare gli aspetti economici, sono infatti caratterizzati da notevoli divari territoriali tra Nord Centro e Sud. Ancora nel 2015-16, l’occupazione è in assoluto la dimensione dove la distanza tra Nord e Sud del Paese è più ampia, seguita dal reddito, dalle condizioni economiche e dalla qualità del lavoro. La distanza è elevata anche per quanto riguarda le relazioni sociali ma scende per la salute, l’istruzione e la soddisfazione per la vita, fino a ridursi sensibilmente nel caso dell’ambiente. Negli anni la forbice tra il Mezzogiorno e il resto del Paese è rimasta invariata o si è ulteriormente aperta con la sola eccezione delle relazioni sociali e dell’ambiente.