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STUDIO DI FATTIBILITÀ SULLE COOPERATIVE DI COMUNITÀ

A fronte di un fenomeno -cooperazione di comunità- per cui non esistono modelli, bibliografie o letterature codificate e consolidate, il team di lavoro coinvolto si è accinto  nella fase di inquadramento e analisi non tanto ad una ricerca teorica e deduttiva ma piuttosto nella ricerca e nella ricostruzione degli elementi affini che potessero meglio definire e caratterizzare le esperienze di comunità esistenti secondo un approccio di tipo induttivo.
 
Dall’analisi dei casi “storici” mappati, si può affermare che si è di fronte ad una cooperativa di comunità quando:
  • in presenza di un territorio in condizioni di vulnerabilità e di un fabbisogno specifico, capace di generare anche un’opportunità imprenditoriale, espresso da una comunità reale (non virtual community);
  • si sviluppa una attività economica finalizzata al perseguimento dello sviluppo comunitario e della massimizzazione del benessere collettivo (non solo dei soci) e non a quello della massimizzazione del profitto.
 
Il ricco rapporto, articolato su 268 pagine, spazia su varie tematiche e best practice estere.
 
Lo studio ha fatto emergere con forza come il fenomeno delle cooperative di comunità abbia manifestato le caratteristiche di un “processo”, un processo generativo che ha tratto la propria origine dal presidio, cura, sviluppo del territorio e della comunità territoriale. Dal presidio, cura, sviluppo che le persone e le comunità si sono fatte carico di portare avanti in micro laboratori di sviluppo che hanno generato opportunità imprenditoriali finalizzate al perseguimento dello sviluppo comunitario e della massimizzazione del benessere collettivo, ovvero del riconoscimento della appartenenza ad un progetto comune che per fiducia, coesione tra soci supera anche il rapporto tra i soci stessi.
 
Per approfondire lo studio clicca QUI